Giorgia Evangelista, 37 anni, romana. Job coach, counselor e trainer che supporta persone e imprese in percorsi di cambiamento, crede che il lavoro altro non sia che un abito su misura che calza a pennello sulla persona che lo indossa.
Cos’è per te il talento?
Il talento per me è l’unica via che ognuno di noi è chiamato ad intraprendere, ovvero il nucleo pulsante della nostra identità che assegna valore alle nostre azioni e trova espressione in ciò che amiamo e naturalmente sappiamo fare in ogni contesto caratterizzante della nostra esistenza (lavoro, affetti, socialità, passioni, ecc.).
I tre valori guida più importanti per te (in ordine d’importanza)
Avventura e rischio a pari merito, giustizia, amore per le relazioni.
Le tre passioni a cui non rinunceresti?
La conoscenza costante, nuotare e correre, arte e bellezza in ogni sua forma.
Un libro che ti rappresenta
L’arte della gioia di Goliarda Sapienza.
Secondo l’esperienza accumulata fino ad oggi, quali sono le tue principali skill?
1) Relazionarmi in modo consapevole e identificare le emozioni dell’altro al fine di includerle all’interno di un processo relazionale costruttivo e funzionale; 2) Definire e raggiungere obiettivi; 3) Creare dal nulla processi, procedure e strumenti necessari al raggiungimento degli obiettivi che mi prefiggo insieme agli altri.
Di cosa ti occupi attualmente?
Sono una consulente aziendale, senior trainer e job coach mi prendo cura della sfera professionale delle persone, che siano queste imprenditori e va da sé che ciò implica inevitabilmente il prendermi cura anche dell’azienda; nel caso di professionisti, lavoratori e studenti invece li supporto nelle definizione dei propri obiettivi o, ancora prima, della propria identità professionale partendo appunto dal concetto di “talento”. Per quel che riguarda invece la consulenza aziendale, gestisco il lato risorse umane in fase di change management, crisi o passaggio generazionale, adoro i contesti a imprinting familiare, rappresentano una grande sfida per me!
In tre parole descrivi come dovrebbe essere per te il lavoro
Il mio lavoro corrisponde esattamente all’immagine interna che ho del lavoro! Autonomo, creativo, in continua evoluzione e a servizio di un ideale. Il lavoro altro non è che un abito su misura che calza a pennello sulla persona che lo indossa.
Come ti vedi tra 10 anni?
Libera mentalmente come oggi, probabilmente con un centro di formazione per consulenti di carriera e Job Coach, con un libro redatto relativo a queste materie e ancora tanti sogni da rincorrere e realizzare giorno dopo giorno. Il viaggio della crescita non termina mai.
Come immagini l’Italia tra 10 anni?
Un paese in ricostruzione. A pensarci bene, più che ciò che vedo probabilmente è ciò che auspico per il mio paese: vederlo rinascere come la fenice dalle ceneri.
Se l’Italia fosse una canzone
Probabilmente Viva l’Italia di Francesco De Gregori.