Le due cose più importanti non compaiono sul bilancio di un’azienda: i suoi uomini e la sua reputazione.
H. Ford

Amo portare innovazione ed educazione all’interno delle PMI e in quella micro imprenditoria che tiene in piedi il nostro paese e spesso e volentieri prosegue i sentieri dei padri, dei nonni, degli zii con estrema devozione chiedendosi come migliorare, come innovare il proprio business tinto di tradizione e storia nel proprio settore d’appartenenza, ma senza sapere da dove partire.
Io che le multinazionali le conosco, io che ho le ho attraversare e vissute come palestre per capire, per aggiungere conoscenze e competenze: oggi mi metto a servizio di queste famiglie, di questi piccoli castelli produttivi ognuno con il suo marchio, con il suo intreccio di affetti e lavoro ed insieme decidiamo dopo un’attenta analisi aziendale da dove muovere il primo step per innovare il business e le persone che reggono l’azienda.

Gli elementi scatenanti possono essere diversi, trai più  frequenti conflitto tra soci, passaggio generazionale da genitori a figli e/o nipoti, post-crisi economica, problemi di gestione nelle risorse umane.
Quando sono in aula amo ricordare sia in azienda che all’Università, che le organizzazioni sono composte da persone e la variabile della relazione incide più del 50% sulla produttività e la crescita dell’azienda, più di ogni altra strategia di marketing o business model.

Ogni innovazione richiede un cambio di visione o un restyling di quest’ultima e qui subentra il ‘Business Coaching‘, la sua implementazione conduce verso un processo di creatività e rinascita che andrà poi ad investire ogni dipartimento operativo con annesso piano d’azione. Dal Coaching può emergere il desiderio di creare nuove linee produttive, di assegnare responsabilità differenti a membri presenti nell’assetto societario, di assumere o licenziare risorse improduttive che in nome di rapporti longevi e fedeltà restavano parcheggiate senza motivazione ed di conseguenza senza resa.
O ancora, di riorganizzare l’organigramma, oppure la linea commerciale.
Mi trovo di fronte a confitti che si trasformano a relazioni collaborative grazie alla definizione chiara dei ruoli, a padri che incominciamo ad intravedere eredi validi e riescono a fare piccoli passi indietro nella gestione ed in ultimo crisi economiche che vengono a fronteggiate grazie ad una ritrovata creatività imprenditoriale.

Una volta avviato il piano d’azione, la mia missione é terminata e con cura e metodo osservo insieme all’organizzazione i suoi effetti nell’ambito del profitto in base agli obiettivi stabiliti congiuntamente ed il suo impatto in termini di benessere aziendale.

Il binomio tra Business Coaching e consulenza aziendale rappresenta un prodotto/servizio non ancora incisivamente presente sul mercato ma che giorno dopo giorno mi rendo conto incontrare il bisogno latente di innumerevoli realtà del nostro paese, ed io é qui che voglio stare, ed é qui che voglio offrire tutto il mio sapere in quanto la soddisfazione che sperimento ogni qual volta un sistema organizzativo a prescindere dalla sua grandezza, attraversa la soglia dell’innovazione e ne comincia a sentire i benefici, é semplicemente immensa.